Il Piano Transizione 5.0, parte integrante del PNRR italiano, sostiene la modernizzazione in chiave ecologica e digitale degli investimenti produttivi. Con una dotazione di circa 6,3 miliardi di euro, il piano incentiva l’adozione di tecnologie avanzate, l’efficientamento energetico e l’uso di fonti rinnovabili, prevedendo anche la formazione e il credito d’imposta per gli investimenti, che può arrivare fino al 45 % in caso di riduzione significativa dei consumi energetici. Le procedure operative e i requisiti per accedere agli incentivi sono definiti con chiarezza in una specifica circolare operativa, pubblicata a metà agosto 2024, che illustra in dettaglio i criteri, le tempistiche e le fasi obbligatorie di comunicazione, inclusi gli adempimenti ex ante e ex post.
Sul fronte europeo, la direttiva “Green Homes”, ovvero la versione aggiornata della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD), è entrata ufficialmente in vigore l’8 maggio 2024. Questa norma stabilisce obiettivi vincolanti per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre le emissioni nel rispetto degli impegni del Green Deal. Tra le principali disposizioni, si prevede che tutti gli edifici nuovi siano a emissioni zero entro il 2030 (con uno scadenzario anticipato al 2028 per gli edifici pubblici), mentre l’intero patrimonio edilizio europeo dovrà essere decarbonizzato entro il 2050.
Il quadro europeo prevede anche una riduzione della media di consumo energetico primario pari almeno al 16 % entro il 2030 e al 20–22 % entro il 2035, con una quota significativa di questi miglioramenti ottenuti attraverso la ristrutturazione degli edifici meno efficienti Inoltre, l’integrazione di pannelli solari sui tetti sarà obbligatoria: a partire dal 2027 per gli edifici pubblici di grandi dimensioni, e dal 2030 per tutti i nuovi edifici. Le misure includono anche infrastrutture per una mobilità sostenibile, quali punti di ricarica per auto elettriche e strutture per il parcheggio di biciclette