Il CEI ha recentemente introdotto la “Guida alle differenze” per la norma CEI 79-3, un nuovo supporto digitale concepito per agevolare la comprensione delle modifiche tecniche introdotte dalla versione 2024 rispetto all’edizione precedente del 2012. Questo documento non ha valore normativo vincolante, ma costituisce uno strumento operativo prezioso per chi realizza, installa o verifica impianti di allarme intrusione e rapina.
Finalità e destinatari
La guida è stata elaborata con il contributo del Coordinatore del Gruppo di Lavoro CEI 79-3, Salvatore Lamaestra, anche con il supporto di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, al fine di garantire completezza e accuratezza nell’analisi comparativa.
Essa consente di individuare con rapidità le differenze strutturali, terminologiche e metodologiche tra la norma 2012 e la nuova edizione, comprendere l’evoluzione dei requisiti tecnici e documentali, e aggiornare le competenze professionali in base alle prescrizioni attuali.
Principali novità della versione CEI 79-3:2024
Tra gli elementi innovativi introdotti dalla normativa aggiornata, possono essere evidenziati:
- L’obbligatorietà crescente nella valutazione del rischio come fase propedeutica alla determinazione del Livello di Prestazione: la norma fornisce ora metodi più rigidi e ben definiti per effettuare questa valutazione.
- La presenza di due metodi per il calcolo del livello di prestazione: uno “classico” (analitico) aggiornato, e un metodo tabellare più semplificato, concepito per rendere l’applicazione pratica più immediata, purché si rispetti la rigidezza richiesta dalla norma.
- Maggiore dettaglio e chiarezza nella definizione delle aree, delle sotto‐aree e dei sotto‐impianti (o sottoinsiemi), per consentire una progettazione modulare e una distinzione funzionale più precisa degli elementi che compongono il sistema antintrusione.
- Enfasi sulla manutenzione (ordinaria e straordinaria), con protocolli specifici per le verifiche iniziali e periodiche, affinché l’impianto mantenga nel tempo le prestazioni dichiarate.
Implicazioni pratiche
Per i tecnici e le aziende del comparto elettrico, queste modifiche comportano alcune azioni concrete:
- Verificare che i progetti in fase di redazione rispettino i termini, le responsabilità e i requisiti documentali aggiornati, inclusi quelli relativi al DM 37/2008 quando applicabile.
- Adeguare le procedure interne di progettazione e installazione per integrare il metodo tabellare ove consentito, oppure assicurarsi che la versione analitica soddisfi tutte le varianti introdotte.
- Implementare processi di manutenzione più rigorosi, con registrazione sistematica delle verifiche, per garantire conformità continuativa e ridurre errori come falsi allarmi o malfunzionamenti.
- Formare il personale tecnico-commerciale sull’evoluzione terminologica e sulle nuove prescrizioni, assicurando che banconisti e fornitori condividano una comprensione uniforme della norma per evitare disallineamenti nelle forniture o nei prodotti consigliati.
Disponibilità e strumenti aggiuntivi
La “Guida alle differenze – Norma CEI 79-3” è reperibile tramite la piattaforma digitale del CEI (MyCatalogo CEINorme). Insieme alla norma CEI 79-3:2024, il CEI mette a disposizione uno strumento denominato Risk Tool, incluso nell’acquisto della norma, che facilita la compilazione del questionario per la valutazione del rischio da parte del cliente, calcola il livello di prestazione e produce un documento riepilogativo in PDF con i risultati.
Tempistiche e transizione
La CEI 79-3:2024 è entrata in vigore il 1° gennaio 2025. Anche se la versione del 2012 rimane utilizzabile per alcuni progetti ancora in corso, è fortemente consigliato adottare quanto prima la nuova edizione per evitare discrepanze con le normative vigenti e garantire la correttezza tecnica e legale.
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